Casa dei Tre Oci è una dimora d’artista in architettura neogotica aperta ai grandi eventi di fotografia e arte contemporanea
Alla Giudecca la Casa dei Tre Oci è una splendida testimonianza dell’architettura veneziana di inizio ‘900 e luogo di elaborazione e confronto culturale sui linguaggi del contemporaneo, con particolare attenzione a quello fotografico.
Disegnata dall’artista Mario De Maria (Marius Pictor) e costruita nel 1913, si affaccia sul Canale della Giudecca di fronte a Piazza San Marco e a Palazzo Ducale, in una zona di eccezionale interesse storico, artistico e monumentale, vicino all’isola di San Giorgio Maggiore, alla Chiesa del Redentore e di fronte alla Punta della Dogana.
L’edificio costituisce uno dei principali esempi di architettura neogotica di Venezia, tanto da essere stato dichiarato nel 2007 dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto bene di interesse storico e artistico.
La Casa dei Tre Oci è chiamata così per via della sua originale facciata con tre grandi finestre allineate al centro del palazzo, le quali sembrano appunto dei “oci”, gli occhi in dialetto. Questa sua particolarità rende l’edificio immediatamente riconoscibile a chi passeggia alle Zattere o passa per il Canale della Giudecca con la barca o in vaporetto.
L’edificio fu progettato dall’artista Mario De Maria, pittore e architetto bolognese che ne fece da subito la sua nuova elegante dimora veneziana, la particolare struttura della Casa dei Tre Oci vuole ricordare la figlia Silvia, scomparsa qualche anno prima: i tre finestroni della facciata rappresentano infatti i membri della famiglia De Maria, mentre la bifora che li sovrasta commemora la piccola defunta.
La storia della famiglia De Maria tuttavia non è andata persa ed è conservata in due stanze dedicate: gli arredi originali e una notevole selezione di dipinti e di disegni permettono di immergersi nella scena culturale degli anni 80 a Venezia, dando il senso di un luogo che per anni è stato crocevia di incontri culturali e vicende artistiche di rilievo internazionale. Si consiglia la visita di questo spazio espositivo perchè non solo di interesse artistico ma anche culturale e storico.
Dopo la morte di De Maria, la Casa ha visto transitare ospiti del calibro di Renzo Piano e diventare anche un set cinematografico, quando nel 1970 il regista Enrico Maria Salerno vi ambienta alcune scene del film Anonimo Veneziano. Dopo un periodo di declino a seguito di una lunga fase di deindustrializzazione, l’isola della Giudecca attualmente vive un momento di grande espansione. L’interesse verso la creatività e il recupero di vecchi poli industriali negli ultimi anni hanno favorito lo sviluppo artistico e urbanistico dell’isola, contribuendo a portare una ventata d’internazionalità e d’innovazione all’intera città.
Restaurato da Polymnia, società strumentale della Fondazione di Venezia che l’acquistò nel 2000, la Casa dei Tre Oci è diventata nel 2012 uno spazio espositivo aperto al pubblico, grazie a un progetto di Fondazione di Venezia con Civita Tre Venezie, in collaborazione con Veneto Banca e Grafica Veneta.
Il Direttore Artistico della Casa dei Tre Oci è Denis Curti, direttore del mensile Il Fotografo, consulente della Fondazione di Venezia per la gestione del patrimonio fotografico e direttore artistico del Festival di Fotografia di Capri.Oltre alle mostre, la Casa dei Tre Oci organizza workshop e corsi di fotografia tenuti da fotografi tra cui Gianni Berengo Gardin e Franco Fontana. Nella Casa dei Tre Oci sono custoditi i fondi fotografici di proprietà della Fondazione di Venezia e l’Archivio Italo Zannier, una sezione della Biblioteca Italo Zannier sulla fotografia e l’archivio storico dell’associazione fotografica veneziana La Gondola.
Dopo le grandi mostre di Helmut Newton, Ferdinando Scianni e Renè Burri, fino al 10 settembre 2017 la Casa dei Tre Oci ospiterà l’universo surreale, barocco e pop di David LaChapelle, fotografo e artista a tutto tondo tra i più significativi degli ultimi trent’anni.
L’esposizione, curata da Reiner Opoku e Denis Curti, organizzata da Fondazione di Venezia e Civita Tre Venezie, presenterà oltre 100 immagini che ripercorrono la carriera dell’artista statunitense e, in anteprima mondiale, New World, 18 fotografie realizzate negli ultimi quattro anni che segnano il ritorno alla figura umana e che ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima.
Le foto sono di Riccardo Rizzetto, @riccardorizz, Marco Valmarana, @marcovalmarana, Inna Shnayder, @inna.shnayder, e Thomas Kakareko, @thomas_k, per Venezia da Vivere.
Casa dei Tre Oci
Giudecca, 43
Tel. +39 041 2412332
info@treoci.org
www.treoci.org
Orari d’apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00, chiuso il martedì.
Come arrivare
Vaporetto con fermata Zitelle.
Da Piazzale Roma e Stazione FS: linea 4.1, linea 2
Da San Zaccaria (San Marco): linea 2, linea 4.2.
Biglietti
Intero: 12 euro
Ridotto per studenti under 26, over 65, titolari di apposite convenzioni: 10 euro
Ridotto per studenti Ca’ Foscari e IUAV: 6 euro
Ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14): 24 euro
Ridotto scuole: 5 euro
Gratuito per bambini fino a 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche.