
The Brutalist di Brady Corbert e Vermiglio di Maura Delpero sono tra i film più intensi visti all’81. Mostra del Cinema di Venezia: emozioni e storie che lasciano il segno. Ecco gli altri titoli che ci hanno conquistato e che presto arriveranno in sala o sulle piattaforme streaming
Sabato 7 settembre, ultimo giorno della Mostra del Cinema di Venezia e noi siamo pronti a vedere gli ultimi film, tra chiacchiere e un buon caffè, nei pressi del palazzo del cinema. Anche quest’anno siamo riusciti a coprire gran parte della programmazione, e ci stiamo divertendo a fare i nostri pronostici, anche perché i risultati del festival sono sempre abbastanza imprevedibili.
Oggi diamo spazio alle nostre considerazioni sui film che ci sono piaciuti di più e che possiamo consigliare, per recuperarli al cinema o sulle piattaforme nei prossimi mesi.
I film In Concorso
Il film che abbiamo amato di più tra quelli in corsa per il Leone d’Oro è stato The Brutalist di Brady Corbet, con Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pearce.
È la storia “epica” di un genio dell’architettura, ebreo di Budapest, costretto a emigrare negli Stati Uniti per sfuggire al nazismo. Le oltre tre ore e mezza della pellicola scorrono veloci, mantenendo sempre viva l’attenzione del pubblico.
Il regista riesce a costruire un ritratto, dell’uomo e dell’artista, diretto, crudo ma anche pieno di amore. La fotografia, complice anche la proiezione su pellicola, è potente; le linee pulite dell’architettura, danno al film un’estetica molto originale, specie sul grande schermo.
Adrien Brody, con una interpretazione da premio, riesce a rappresentare le molteplici sfaccettature di un personaggio assai complesso. Il film è stato accolto, in Sala Grande, da oltre 10 minuti di standing ovation. Ancora non è nota la data di uscita in Italia, ma è praticamente certo che questo film sarà presto nelle sale.
Il secondo film In Concorso che ci ha fatto innamorare è una pellicola italiana: Vermiglio di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, in uscita al cinema il prossimo 19 settembre.
Ambientato verso la fine della seconda guerra mondiale, questo film ci fa assistere, attraverso la vita di una numerosa famiglia del Trentino, a un intreccio di storie di vita, di personalità diverse, di sogni e ambizioni, in una società tradizionale che impone e soffoca ma è felice di un ritorno alla normalità dopo gli orrori del conflitto.
Un film elegante, forte, delicato, silenzioso ed emozionante che ci sentiamo di consigliare caldamente.
Tra gli altri film In Concorso, segnaliamo Ainda Estou Aqui di Walter Salles, storia di una famiglia brasiliana ai tempi della dittatura militare, con una straordinaria Fernanda Torres; Youth: Homecoming di Bing Wang, documentario sui lavoratori cinesi dell’industria tessile, e soprattutto The Room Next Door di Pedro Almodóvar.
Quest’ultimo è il primo lungometraggio girato in inglese del regista spagnolo, con una straordinaria interpretazione delle protagoniste: Tilda Swinton e Julianne Moore (entrambe potenzialmente da premio alla migliore attrice).
Il tema, quello del fine vita, è affrontato in modo delicato e sapiente e siamo convinti che sia è un film di cui si sentirà parlare molto. La data di uscita in Italia è prevista per il prossimo 5 dicembre.
Sezione Orizzonti
Orizzonti è la sezione della Mostra del Cinema dedicata a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale.
Abbiamo potuto vedere numerose pellicole in questa sezione, in cui è stato presentato anche un film spagnolo che ci ha letteralmente conquistato. Si tratta di Marco di Jon Garagño e Aitor Arregi, con uno straordinario Eduard Fernández e la bravissima Nathalie Poza.
Il film racconta una storia molto conosciuta in Spagna: lo scandalo di Enric Marco, uomo carismatico, per anni portavoce dell’Associazione spagnola delle vittime dell’olocausto, che in realtà non era mai stato internato in campo di concentramento. Quali menzogne sono giustificabili e quali no? I registi sembrano lasciare le domande e le riflessioni (oggetto di libri e trasmissioni tv) allo spettatore e ci raccontano in modo intimo e delicato la persona, con tutte le sue fragilità.
Davvero bravissimo il protagonista Eduard Fernández, vincitore di numerosi premi tra cui il Goya come miglior attore non protagonista nel 2022.
Sezione Fuori Concorso
La mostra di quest’anno ha portato al Lido Fuori Concorso numerose pellicole che vedremo al cinema nei prossimi mesi, tra cui il film di apertura del Festival Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton già nelle sale proprio da questa settimana.
Come abbiamo già potuto raccontare nei precedenti Caffè con Venezia da Vivere, è secondo noi un sequel perfettamente riuscito che, restando fedele allo stile dell’originale, non cala mai di tono, regalando un’ora e mezza di divertimento e nostalgia.
Il cast vede il ritorno di alcuni protagonisti del primo film: Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, e anche nuovi personaggi interpretati da Justin Theroux, Monica Bellucci, Willem Dafoe e dalla star della serie tv Mercoledì Jenna Ortega. C’è spazio pure per un esilarante cameo di Danny De Vito.
In tema di serie televisive (quest’anno molto presenti alla Mostra) ci ha stregato Disclaimer del premio Oscar Alfonso Cuaron, con Cate Blanchett, Kevin Kline e Sacha Baron Cohen.
Catherine Ravenscroft è una celebre giornalista che ha costruito il proprio successo rivelando segreti e trasgressioni. Tutto cambia quando riceve il romanzo di un autore sconosciuto, che racconta una storia che sembra proprio la sua e svela aspetti nascosti della sua vita. Grande suspense. Fantastica fotografia.
La serie uscirà su AppleTV+: i primi due episodi saranno disponibili l’11 ottobre, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana fino al 15 novembre.
Il 27 settembre, sempre sulla piattaforma Apple TV+, e molto probabilmente anche nelle sale, uscirà Wolfs: Lupi Solitari, la brillante commedia che ha portato a Venezia la fantastica coppia Brad Pitt & George Clooney.
Il film, diretto da Jon Watts, racconta la storia di due fixer, professionisti abituati ad agire nell’ombra, per insabbiare situazioni a rischio di scandalo. Quando i due “lupi solitari” si trovano costretti dagli eventi a lavorare insieme, prende il via una serie di episodi rocamboleschi con continui colpi di scena. Bravissimo anche il giovane Austin Abrams, che ci ha conquistati.
Non sono mancati tra i Fuori Concorso anche bellissimi documentari come, due molto diversi tra loro: 2073 di Asif Kapadia parte dalla narrazione di un futuro distopico su un pianeta terra irriconoscibile, per raccontare aspetti del mondo di oggi, e Separated del premio Oscar Errol Morris, che parla di un’inchiesta sullo scandalo delle separazioni delle famiglie di migranti decise dal governo USA.
In proiezioni negli ultimi giorni, Broken Rage, ultimo film del maestro giapponese Takeshi Kitano vincitore del Leone d’Oro nel 1997 con Hana-bi Fiori di fuoco. Il film è strutturato in due parti: la prima è un violento film d’azione ambientato nel mondo della malavita giapponese, la seconda trasforma tutta la storia in commedia, diventandone quasi la parodia. Dipingere la yakuza con il pennello dell’ironia è quasi più forte ed efficace di volerne fare una critica esplicita.
La cerimonia di chiusura
Il momento clou sta per arrivare: la cerimonia di premiazione, in Sala Grande, seguita dalla proiezione de L’orto americano di Pupi Avati (tratto dal romanzo omonimo e scritto dallo stesso regista) con Filippo Scotti, Andrea Roncato e Cesare Cremonini.
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Articolo di Pietro Gallina di VeneziaCinema.com
Foto © Rossana Viola e © Igor Serdyukov.