La designer veneziana Francesca Torsello offre una fotografia ispirante della Murano di oggi attraverso la voce di cinque maestri vetrai. Un progetto in occasione di Homo Faber in Città e The Venice Glass Week.
Il vetro è una delle forze motrici del tessuto produttivo di Venezia. Con il suo delicato equilibrio tra fragilità e forza, si confronta con le sfide di un mondo in evoluzione tra innovazione tecnologica e pressioni economiche. Il fascino della maestria artigianale resta intatto, e sono proprio le nuove generazioni di artigiani che scelgono di portare avanti una tradizione che continua a trovare spazio e rilevanza.
È in questo contesto che nasce il progetto +Fragile ideato da Francesca Torsello, giovane designer veneziana che racconta la Murano di oggi con la visione contemporanea propria e di cinque maestri vetrai di importanti fornaci di Murano – Gambaro & Tagliapietra, WAVE di Roberto Beltrami, Davide Salvadore, Nicola Moretti e la Moleria Miki Glass di Gabriel Urban – chiamati a reinterpretare GLASS A, un bicchiere in vetro di Murano soffiato su stampo a fermo in ferro. I maestri hanno accettato la sfida di lavorare su uno stesso stampo, dimostrando come da un unico punto di partenza possano nascere creazioni davvero diverse.
La scelta di lavorare su un oggetto tanto semplice come un bicchiere di vetro diventa un atto di profondo rispetto per la tradizione, e una sfida verso nuove forme di espressione. GLASS A diventa così simbolo di una collaborazione tra artigiani e designer, e una riflessione sul presente e il futuro di Murano.
Nelle interviste fatte da Francesca i maestri esprimono la propria visione di Murano oggi. Sono leggibili fino al 22 settembre accanto a ogni bicchiere, nell’esposizione presso MEG Glass Boutique in Calle delle Ostreghe a San Marco 2357. Il progetto fa parte degli eventi di Venice Glass Week e in occasione di Homo Faber in Città.
La mostra è aperta al pubblico dalle 10 alle 19. Per informazioni: info@piufragile.it.
Il dialogo con i Maestri vetrai sula Murano di domani
Luciano Gambaro di Gambaro & Tagliapietra sottolinea l’importanza del fattore umano nel lavoro artigianale. Murano ha un futuro, ma per sopravvivere è essenziale investire in innovazione mantenendo la grande tradizione del vetro.
Roberto Beltrami, fondatore di WAVE Murano Glass, mette in luce la necessità di mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione. La sua sfida maggiore è formare una nuova generazione di vetrai, un processo lento, impegnativo e cruciale per il futuro dell’isola.
Gabriel Urban della Moleria Miki Glass parla di come il vetro di Murano sia diventato una passione per chi lo lavora oggi, a differenza del passato, quando era più una necessità economica. Immagina una Murano libera e piena di artisti, una sorta di “mecca” per coloro che cercano qualcosa di unico.
Nicola Moretti, da sempre sperimentatore, racconta di come abbia abbandonato la produzione seriale per concentrarsi su pezzi unici e lavorazioni custom. La sua visione del futuro di Murano è legata alla qualità e alla sperimentazione, portando avanti tradizioni di famiglia e innovazione tecnologica.
Davide Salvadore esprime una visione amara ma determinata del lavoro a Murano. Per lui, il futuro dell’isola è incerto ma possibile, a patto che si trovi un leader capace di guidare un rinascimento del vetro artistico.
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Articolo di Lucia Pecoraro.
Foto @ Lucrezia Ceselin.