
Il 51. Festival Internazionale del Teatro dà il via alle performance all’aperto tra campi veneziani e parchi a Mestre. Verde Emerald indica un cambiamento profondo, la rigenerazione dopo l’inverno, la resurrezione e la libertà dell’essere umano.
51. Festival Internazionale del Teatro: mentre Anima, lo spettacolo a cielo aperto de La Biennale in collaborazione con il Comune di Venezia, accende il Parco Albanese oggi e domani, iniziano domani sabato 24 giugno nei campi di Venezia le performance gratuite e aperte a tutti dei vincitori del bando Biennale College Teatro dedicato alla Performance Site-specific 2023 under 40: la regista e performer croata Morana Novosel e il performer italiano Gaetano Palermo.
Le performance all’aperto nei campi veneziani
Gianni Forte, direttore artistico della Biennale Teatro di Venezia assieme a Stefano Ricci, ci racconta che i giovani creativi accoglieranno il pubblico nei campi veneziani dal 24 giugno al 1 luglio, tutti i giorni alle 18:
In Via Garibaldi il giovane regista catanese Gaetano Palermo presenta Swan/Il Cigno: una performance rapsodica dove l’uso della parola viene eliminato, elaborando così una personalissima partitura di segni che creeranno nello spettatore un disagio e la sensazione di un pericolo incombente. “Il Cigno” raffigura ed è metafora della nostra condizione di esseri umani, Cigni in esilio, delimitati in un cielo straniero.
In Campo Sant’Agnese la giovane regista croata Morana Novosel propone Fluid Horizons, una performance installativa dove lo spettatore diventerà performer e regista di questo lavoro, inoltrandosi in un labirinto di segni differenti, scegliendo gli eventi e dando loro il suo personalissimo significato.
La dimensione formativa e narrativa
“E in tutto questo, che ruolo hanno i performer? I personaggi interpretati non hanno vita facile nelle narrazioni del collettivo. La loro presenza, piccola, quasi trascurabile a confronto con alcune delle installazioni incarna pienamente quel senso di smarrimento da parte di un’umanità che non riconosce più una funzione negli stessi spazi che ha creato.
È il caso di Het Land Nod: in questa riproduzione minuziosa del Museo Reale di Belle Arti di Anversa, le azioni confuse e impacciate di guardie e dipendenti consentono una carrellata sui tanti volti del fallimento. L’impossibilità di assolvere le proprie mansioni rende i personaggi delle creature carnevalesche, ribaltate nella loro insignificanza, che continuano a oscillare tra umorismo grottesco e violenza incontrollata.” Leggi tutto
La Biennale Teatro mette da tempo a disposizione del pubblico un racconto giornaliero fatto dai critiche e critici che partecipano al Workshop di Critica Teatrale di Andrea Porcheddu con Roberta Ferraresi. Quest’anno sono Alice Negri, Leonardo Ravioli, Martina Cimino, Ilaria Cecchinato e Teresa Canuto a raccontare gli spettacoli, le performance e ciò che dà vita al 51. Festival Internazionale del Teatro. Leggi tutti gli articoli
Biennale Teatro continua fino all’1 luglio
“Il paese di Oz è un regno immaginario al cui centro si trova la città di Emerald City. Un luogo di prodigi dove Dorothy viene scaraventata (over the rainbow) alla ricerca di qualcosa di meno materiale della sua esistenza. /i>Emerald, lo smeraldo, è appunto il colore dei prodigi: l’Itaca, l’approdo magico di chi conquista l’esistenza; una gemma attraverso la quale osservare il mondo.” Leggi tutto
Il 51. Festival Internazionale del Teatro si svolge tra Venezia, Mestre e Marghera fino all’1 luglio 2023 con spettacoli e appuntamenti con i protagonisti più importanti della scena teatrale contemporanea, e le produzioni realizzate nell’ambito di Biennale College Teatro, il progetto formativo dedicato ai giovani artisti.
Foto per concessione de La Biennale: spettacolo Anima di Noémie Goudal, Maëlle Poésy; spettacolo Milk di Bashar Murkus e Kashabi Ensemble / Palestine; spettacolo Catarina e a beleza de matar fascistas di Tiago Rodrigues.