
La 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia tra Giardini, Arsenale, padiglioni esterni e eventi collaterali
Siamo pronti per uno dei momenti internazionali più attesi a Venezia. Dalla sua prima edizione nel 1980 sotto la direzione di Paolo Portoghesi, la Biennale di Architettura è la Biennale delle sorprese, delle installazioni grandiose, dei progetti sperimentali, tutta da fotografare e da vivere in modo interattivo.
Dopo tre giorni di vernissage, cocktail e molte performance spettacolari, apre sabato 26 maggio la 16. Mostra Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Freespace, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. Durante la cerimonia di inaugurazione verrà anche conferito il Leone d’oro alla carriera all’architetto inglese Kenneth Frampton.
Con Freespace il protagonista è lo spazio – lo spazio aperto, libero e di qualità. L’architettura interpreta lo spazio, lo modula, lo scompone. E, come diceva Carlo Scarpa, “se l’architettura è buona, chi la ascolta e la guarda ne sente i benefici senza accorgersene”.
Scopri la Biennale Architettura con Instagram
Trenta Instagramer racconteranno con noi tutta la Biennale e Venezia durante gli opening del 23, 24 e 25 maggio. Come ogni anno lo sguardo di Instagram sarà il filo conduttore dello storytelling di Veneziadavivere con la community IgersVenezia e l’Hashtag #BiennaleInstameet.
Affideremo alle immagini il compito di raccontare a tutto il mondo, attraverso i social network, la Mostra Internazionale di Architettura e il senso del vivere a Venezia. Oltre alle mostre ai Giardini e dell’Arsenale, le nostre scelte per i giorni di opening si orientano sugli interventi nel verde, all’aperto, quel Freespace dove l’architettura è spazio sociale o percorso interiore, luogo di evoluzione o di raccoglimento per ritrovarsi.
71 paesi partecipanti, eventi collaterali e progetti speciali tra i Giardini, l’Arsenale e spazi in città. 6 sono i paesi per la prima volta alla Biennale Architettura:
Antigua e Barbuda, Arabia Saudita, Guatemala, Libano, Pakistan, e la Santa Sede con la mostra più misteriosa a Venezia di tutta la Biennale: Vatican Chapels nel bosco dell’Isola di San Giorgio Maggiore.
Vatican Chapels: il Padiglione della Santa Sede a Venezia
L’evento più atteso della Biennale è curato da Francesco Dal Co e trasformerà l’Isola di San Giorgio in un luogo di silenzio e meditazione, di incontro con noi stessi. Dieci cappelle create da altrettante archistar ci attendono nell’oasi del bosco invitandoci a cercare la nostra voce interiore.
La prima presenza del Vaticano alla Biennale Architettura è un itinerario nella natura della lussureggiante isola di fronte a San Marco, attraverso dieci piccoli templi realizzati da maestri come Norman Foster, Francesco Cellini, Flores & Prats, Terunobi Fujimori, Eduardo Souto de Moura. Gli architetti hanno progettato ispirandosi a un capolavoro degli spazi del silenzio: la Cappella nel Bosco a Stoccolma, costruita nel 1920 da Gunnar Asplund.
Undicesima costruzione a San Giorgio l’Asplund Pavillion progettato dai veneziani Francesco Magnani e Traudy Pelzel di Map Studio, stazione di partenza creata per far comprendere il percorso, lasciare indietro le cose del mondo e iniziare il viaggio nel labirinto dell’anima.
Il Pakistan interviene sui Giardini pubblici della Marinaressa a Castello
Il primo padiglione nazionale del Pakistan alla Biennale Architettura è la mostra The Fold che farà vivere in modo interattivo i Giardini pubblici della Marinaressa in Riva dei Sette Martiri a Castello.
La mostra parla degli insediamenti informali che popolano Karachi, la città più grande e popolosa del Pakistan. “Nonostante le condizioni fisiche confinate, questi spazi rimangono pieni di vita e vitalità, facendo spazio a tutti attraverso uno straordinario senso di comunità che costruisce e prospera sul consenso”.
Il giardino sull’acqua della Marinaressa è un bellissimo spazio pubblico veneziano vicino alla sede dei Giardini della Biennale. L’intervento del padiglione invita
“i visitatori a comprendere il Freespace come conseguenza di unità, mutualità e armonia “.
Il Padiglione della Francia e la rigenerazione urbana di un “luogo infinito” a Venezia
Il Padiglione Francia riserva ogni anno gradite sorprese al pubblico con padiglioni interattivi dove l’esperienza artistica è sociale. Lo studio Encore Heureux, curatore ufficiale del padiglione, mette in pratica il tema Freespace e nel presentare dieci progetti di edifici abbandonati che oggi ospitano progetti d’avanguardia invita i visitatori a scoprire un undicesimo “luogo infinito” a Venezia, l’ex Caserma d’Artiglieria Guglielmo Pepe al Lido di Venezia dove mostre, eventi e workshop animeranno durante l’estate lo spazio che fu sede del comando dei Lagunari, con la collaborazione dell’associazione Biennale Urbana.
La mostra Liuex Infinis, Luoghi Infiniti è dedicata alle trasformazioni urbane di luoghi “pionieri”, infrastrutture pubbliche, edilizia residenziale partecipata, luoghi di lavoro o siti culturali.
Durante l’estate il padiglione francese ai Giardini diventerà una sorta di atlante mondiale collaborativo dei luoghi della società civile e delle comunità, in una scenografia che i curatori hanno creato riutilizzando il legno dell’installazione Studio Venezia realizzata da Xavier Veilhan per l’edizione 2017 della Biennale d’arte. Il programma degli eventi inizia con una conferenza inaugurale anche con Jean Nouvel.
Una DesignWalk per Biennale Instameet
Mostre, eventi e cocktail nel cuore del design a Venezia: venerdì 25 maggio cento Instagramers raccontano il design a Venezia con percorsi tra i sestieri della città attraverso le mostre di DESIGN.VE, design festival a cura di VeniceArtFactory.
Il festival presenta il lavoro di oltre 80 designer indipendenti, aziende, musei, gallerie e scuole di design, e combina la scoperta del design con l’esperienza immersiva nella città di Venezia dal 23 maggio al 17 giugno.
L’instameet del 25 maggio con Venezia da Vivere e la community di Igersvenezia svelerà alcune delle diciotto installazioni di Design.Ve, iniziativa promossa da Generali Italia con Valore Cultura, progetto della Compagnia che dal 2016 sostiene le migliori iniziative artistiche e culturali per supportare la creatività rendendola accessibile a un pubblico sempre più ampio.
Design after Darwin. Adapted to Adaptability è la mostra principale a Palazzo Morosini Gatterburg, sede storica di Generali Italia in Campo Santo Stefano, da cui partono le passeggiate verso altri diciotto progetti espositivi distribuiti in tutta la città tra San Marco, Castello, Dorsoduro, Cannaregio.
Il Leone d’oro alla carriera a Kenneth Frampton, i meeting con le curatrici
«Non c’è studente delle facoltà di architettura che non abbia avuto tra le mani la sua Storia dell’architettura moderna. Il Leone d’oro va quest’anno a un maestro» dice il Presidente della Biennale Paolo Baratta a proposito del premio all’architetto inglese Kenneth Frampton. Il Leone d’oro alla carriera verrà consegnato durante la cerimonia di inaugurazione della Biennale Architettura 2018 sabato 26 maggio a Ca’ Giustinian.
Per tutta la durata di Biennale Architettura sono programmati i Meetings on Architecture a cura delle curatrici Farrell e McNamara: conversazioni per discutere le diverse interpretazioni del tema Freespace e occasioni per ascoltare dal vivo le voci dei protagonisti della Mostra.
Foto di copertina Andrea Antoni @Stailuan, foto nell’articolo di Lorenzo Bettio, Paola Franqui, Mariangela Peci, Fabrice Gallina, Federico Graziati e Serena Aquaro. La foto dello Studio Venezia è di Giacomo Cosua.
16. Mostra Internazionale di Architettura
26 maggio – 25 novembre
Giardini e Arsenale
Orari 10 – 18
Chiuso il lunedì (escluso lunedì 28 maggio, 13 agosto, 3 settembre e 19 novembre)
Biglietteria: 10.00 – 17.30
Ultimo ingresso: 17.45
Per informazioni sui biglietti visita il sito.
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Tel. 041 5218 828
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