La Venezia di Carlo Scarpa in un itinerario attraverso le opere del grande architetto e dei suoi artigiani: il Negozio Olivetti, la Querini Stampalia, la Biennale
La Venezia di Carlo Scarpa è una continua scoperta della maestria: artigiani e falegnami, pietre, metalli, marmi e boiserie raccontano com’era lavorare con il Maestro, i suoi delicati rimandi alla storia, la sua ironia nel progettare, l’amore per i materiali.
Io ho conosciuto Carlo Scarpa da bambina, e di lui ricordo solo che disegnava elementi di progetto con la biro sulle tovaglie del Ristorante da Cici, e che con mio padre discuteva degli allestimenti dei padiglioni della Biennale.
Acqua, legno, marmo, pietra, ferro, mosaico, vetro di Murano. Per Carlo Scarpa anche l’acqua e la luce sono elementi dell’opera costruita, e questo si può toccare con mano guardando il Monumento alla Partigiana davanti ai Giardini della Biennale, seguendo i percorsi dell’acqua che entra libera con l’alta marea negli spazi della Querini Stampalia a Santa Maria Formosa, guardando la luce che disegna gli spazi del Negozio Olivetti in Piazza San Marco quando entra dal fregio in ottone con il logo Olivetti accanto alla porta, riverbera sull’acqua perfettamente liscia della fontana in entrata e sui mosaici del pavimento, e gioca con i pieni e i vuoti dei volumi della scala.
Giovedì 28 novembre alle 18:30 una speciale visita guidata ci porta alla scoperta dei dettagli e dei segreti di questo luogo emblematico delle eccellenze del design e della tecnica italiane, simbolo dell’architettura scarpiana.
Visita al Negozio Olivetti:
Iscritti FAI: € 2,00
Intero: € 10,00
Ridotto (bambini 4-14 anni) e studenti fino ai 26 anni: € 7,00
Ridotto famiglia (2 adulti + 2 bambini): € 24,00
La visita al Negozio Olivetti è l’inizio di un itinerario alla scoperta di Carlo Scarpa in una Venezia nascosta e a tratti inedita. Esploriamo insieme l’Aula Baratto e San Sebastiano dell’Università Ca’ Foscari, gli spazi dell’Università Iuav ai Tolentini, la Fondazione Querini Stampalia, e alcune strutture della Biennale.
Le Università: Ca’ Foscari
Aula Baratto
All’interno della sede centrale di Ca’ Foscari si trova l’Aula Baratto, interessante esempio di modernità all’interno di uno storico palazzo veneziano: il restauro dell’Aula è una delle opere più interessanti di Carlo Scarpa, un capolavoro realizzato insieme alle botteghe artigiane veneziane che costituisce uno dei più specifici esempi del modus operandi dell’architetto.
Scarpa intervenne in due occasioni nella progettazione della sala: nel 1935-37 per adibire lo spazio del secondo piano ad Aula Magna e nel 1955-56 per trasformare la sala in aula di lezione e realizzare la boiserie.
Il serramento in legno della polifora è l’opera più importante del primo intervento di Scarpa mentre la vetrata, suddivisa in due sezioni, presenta nella parte inferiore delle finestre scorrevoli. La pedana lignea su cui è collocata la cattedra è composta da tasselli in legno di noce.
Nel 1956 viene introdotta la boiserie, una struttura in legno e vetro che separa l’aula dal corridoio esterno: la semplicità del serramento degli anni trenta cede il posto ad un’architettura più complessa e all’impiego di nuove forme diagonali come le stampelle a forma di Y che reggono il soffitto della boiserie stessa.
San Sebastiano
Progettato da Scarpa nel 1978, il portale d’ingresso all’ex convento di San Sebastiano rappresenta un esempio di confronto dialettico tra edifici e superifici appartenenti a epoche diverse.
L’ingresso dell’edificio, che ospita la facoltà di Lettere e Filosofia di Ca’ Foscari, è costituito da una cornice in pietra d’Istria a forma di “L”, con modanature a scaletta e ritagliato, nel margine superiore, in forma circolare per accogliere la quattrocentesca statua di San Sebastiano.
Le Università: lo IUAV
Ai Tolentini un progetto postumo dell’architetto è all’ingresso della sede dell’Università di Architettura Iuav, l’ateneo veneziano diretto proprio da Scarpa alla fine degli anni ’70.
La nuova sistemazione dell’entrata porta con sè una concezione del tutto nuova: l’antico portale ad arco fu smontato, appoggiato in posizione orizzontale all’interno della struttura ed usato come vasca. Al suo posto una cancellata in ferro scorrevole su ruote, sulla quale è ancorata una lastra in pietra d’Istria.
Nell’anno delle celebrazioni per i suoi 90 anni, nel 2016 lo Iuav ha ospitato la mostra Carlo Scarpa after Carlo Scarpa, omaggio all’architetto veneziano che si sviluppa attraverso testimonianze anche inedite della vasta attività di Scarpa tra schizzi, disegni, riproduzioni e fotografie.
La Fondazione Querini Stampalia
La Fondazione Querini Stampalia nasce nel 1869 per volontà del conte Giovanni Querini Stampalia, ultimo discendente della nobile famiglia veneziana. Nel suo testamento, Giovanni immagina un luogo aperto al confronto, una piazza del sapere, dell’incontro fra culture, di crescita personale e di diffusione della conoscenza che ha nella formazione e nello sviluppo della persona il suo principale obiettivo.
Esempio unico di struttura in cui sale antiche si affiancano a interventi di architettura contemporanea, qui Scarpa raggiunge forse la vetta più alta della sua ricerca.
L’atrio, per esempio, è un caso unico di convivenza tra acqua e i materiali concreti: l’architetto veneziano, organizzando passaggi e cunicoli per far entrare l’acqua all’interno dell’edificio, dà a questo elemento dignità e importanza e lo fa diventare parte integrante dello spazio. Nello splendido giardino si trova un’ampia vasca a più livelli in rame, cemento e mosaico e un piccolo canale ai cui estremi si collocano due piccoli labirinti in alabastro e pietra d’Istria.
La Biennale
Nella sua carriera Carlo Scarpa si è dedicato con sensibilità ed empatia anche all’allestimento di mostre e musei, rivoluzionando il concetto di esposizione museale. La Biennale di Venezia può vantare una lunga e prestigiosa serie di allestimenti e interventi, iniziati nel 1948 e conclusi nel 1972.
I lavori di Scarpa per la Biennale sono di particolare interesse in quanto spaziano in stili e modalità di concezione e realizzazione diversi fra loro, coniugando l’analisi dell’architettura contemporanea alla specificità dell’ambiente veneziano nonchè riflettendo la stessa crescita artistica dell’architetto.
Temporanei furono gli allestimenti del 1948 per la collezione Guggenheim e la mostra personale di Paul Klee. Nel 1952 i progetti dell’architetto riguardano l’ingresso della sede espositiva e il Giardiano delle Sculture, spazio espositivo ricavato dal Padiglione Italia dove vasche d’acqua, fioriere e piedistalli in mattoni costituiscono un paesaggio interno poetico e raccolto.
È del 1956 il celebre Padiglione Venezuela, edificio in calcestruzzo e vetro caratterizzato dalle lunghe finestre angolari che permettono un efficace e al contempo delicato ingresso della luce nell’edificio.
A pochi passi dall’entrata ai Giardini della Biennale giace dolorosa una donna morente, lambita dalle onde. È il Monumento alla Partigiana, che commemora le donne che parteciparono dando la vita alla liberazione dal nazifascismo.
Dal bordo della Riva dei Giardini, grazie a una sapiente interruzione nel parapetto in mattoni, possiamo entrare nell’area del monumento, per il quale Scarpa ha creato il basamento tassellato e un non più esistente cassone galleggiante in ferro-cemento che permetteva alla drammatica scultura realizzata da Augusto Murer nel 1961 di galleggiare a pelo d’acqua.
Per maggiori informazioni sulla Biennale e sulle opere di Scarpa per questa istituzione potete consultare il sito della Biennale di Venezia.
Il Negozio Olivetti
Un’ultima gemma da scoprire ed esplorare è il Negozio Olivetti, uno spazio a due piani in Piazza San Marco sotto i portici delle Procuratie Vecchie. Dopo aver perso per anni la sua funzione originale, nel 2011 il Negozio è stato riaperto dopo un attento restauro del FAI, che ha restituito i colori, gli arredi e la collezione di macchine Olivetti originale e organizza eventi con gli artigiani e visite guidate speciali.
L’allestimento del negozio venne commissionato nel 1957 a Scarpa da Adriano Olivetti, che aveva rilevato i locali dismessi di una precedente bottega della Piazza. Nei progetti dell’illuminato imprenditore piemontese il negozio di Venezia doveva divenire un prestigioso punto d’esposizione e lancio di innovativi articoli per ufficio, richiamando tanto l’attenzione dei clienti quanto quella di artisti e intellettuali.
Carlo Scarpa ha riorganizzato il negozio in un ambiente unito volumetricamente con il primo piano quasi interamente soppalcato. In questa grande sala è posta una scala, modellata con sfasature laterali, che porta al primo piano, grande la metà di quello inferiore, e un’elegantissima fontana ornamentale di marmo bianco e rame. Sulla vasca sembra galleggiare sull’acqua “Nudo al sole”, scultura dell’artista Alberto Viani, uno tra gli artisti più significativi del Novecento italiano.
Tutti gli ambienti sono pavimentati con marmo e vetro di Murano: tessere quadrangolari diverse di zona in zona per colore sono intervallate a rifiniture di pietra bianca e liscia, con un effetto lucido che gioca con la differente intensità della luce presente nel negozio: i colori del pavimento sono più chiari man mano che ci si allontana dalle finestre.
Con il negozio Olivetti Scarpa ha realizzato un progetto di grande raffinatezza formale e materiale, sviluppando uno stile architettonico essenziale ma anche raffinato ed eclettico in cui elementi come l’acqua, il legno, il vetro e il marmo trovano una delle loro più complete espressioni.
Il Negozio Olivetti è un bene gestito dal FAI Fondo Ambientale Italiano e si può visitare prenotando un tour al sito www.negoziolivetti.it.
I luoghi degli artigiani di Carlo Scarpa
Un ultimo suggerimento per apprezzare il lavoro di Carlo Scarpa in relazione al mondo dell’artigianato veneziano è la visita alla Falegnameria Capovilla e all’Officina Zanon, due storiche botteghe artigiane tuttora in attività, che hanno collaborato per anni insieme a Scarpa nella fornitura delle materie prime e per la lavorazione e l’assemblamento delle sue opere.
L’iniziativa Tempo e Dettagli. Artisti / Artigiani / Carlo Scarpa, a cura di Chiara Bertola e Geraldine Bias, ha raccolto le opere di 14 artisti internazionali chiamati a confrontarsi con l’architettura di Carlo Scarpa: nello specifico, l’officina Zanon ha ospitato un progetto site-specific di Remo Salvadori mentre la falegnameria Capovilla un’opera di Alice Cattaneo.
Laura Scarpa
Le foto: La copertina è un’immagine di Alessandra Chemollo, fotografa veneziana, per il Negozio Olivetti. Le foto di Ca’ Foscari sono di Riccardo Rizzetto, @riccardorizz, mentre quelle della Fondazione Querini Stampalia sono di Marco Valmarana, @marcovalmarana, per Venezia da Vivere. Le restanti immagini sono state gentilmente concesse da IAUV, Biennale di Venezia e Fai – Negozio Olivetti.
Carlo Scarpa a Venezia
Università Ca’ Foscari: Aula Baratto
Dorsoduro 3246
Tel. +39 041 234 8111 / 8323
urp@unive.it
www.unive.it
Ca’ Foscari: San Sebastiano
Dorsoduro 1686, Campo San Sebastiano
Tel. +39 041 2347356
Iuav
Santa Croce, 191, Tolentini
Tel. +39 041 2571819
comesta@iuav.it
www.iuav.it
Fondazione Querini Stampalia
Castello 5252, Santa Maria Formosa
Tel. +39 041 2711411
fondazione@querinistampalia.org
www.querinistampalia.org
La Biennale di Venezia
Castello, Campo Monte Grappa
Tel. +39 041 5218711
info@labiennale.org
www.labiennale.org
La Biennale di Venezia
Castello, Campo Monte Grappa
Tel. +39 041 5218711
info@labiennale.org
www.labiennale.org
Negozio Olivetti
San Marco 101, Piazza San Marco
Tel. +39 041 5228387
fainegoziolivetti@fondoambiente.it
www.negoziolivetti.it
Falegnameria Capovilla
Santa Croce 853/A
Tel. +39 041 718835
Officine Zanon
Cannaregio, 3213
Tel +39 041 718060