Assessment e opportunità in occasione di Homo Faber 2024: una tappa decisiva per riflettere sui progressi di Homo Faber Economy, che ha per obiettivo rigenerare il tessuto artigianale e imprenditoriale di Venezia
A sette mesi dal kick-off e in occasione di Homo Faber in Città, un seminario fa il punto su Homo Faber Economy, il progetto nato per rigenerare il tessuto sociale e imprenditoriale di Venezia attraverso competenze manageriali e tecnologiche nell’artigianato, promosso dall’Università Ca’ Foscari Venezia in partnership con Fondazione di Venezia e Upskill 4.0, e destinatario del finanziamento I.C.O.N.A della Regione del Veneto.
Dal titolo Assessment e opportunità in occasione di Homo Faber 2024 l’incontro sul futuro dell’artigianato e delle imprese del territorio, organizzato a fine settembre presso l’Auditorium Lo Squero della Fondazione Giorgio Cini, ha coinvolto una rete di esperti e professionisti, evidenziando come l’artigianato veneziano può evolversi attraverso innovazione e sostenibilità, mantenendo viva l’identità storica.
Il futuro dell’artigianato e Venezia
“L’Italia e Venezia sono diventate negli anni grazie a Homo Faber le capitali di un certo modo d’intendere l’artigianato, che incrocia l’arte, l’economia e lo sviluppo dei territori. Visitando la mostra Homo Faber si è colpiti dal legame molto forte tra l’alto artigianato e l’industria del lusso. È un artigianalità indipendente, micro-imprese con un know-how che sostengono e legittimano il racconto dell’artigianato a un livello internazionale. È un’industria del su misura che trova nell’alto artigianato (nella decorazione, nella moda, nella meccanica) un complemento fondamentale.” Ha spiegato Stefano Micelli, presidente di Upskill 4.0 e coordinatore del progetto Homo Faber Economy.
Al centro della discussione, il concetto di artigianato come motore di sviluppo locale e strumento per rafforzare città storiche come Venezia attraverso attività economiche radicate sul territorio. Come ha sottolineato Micelli: “In questi mesi si è creato con i protagonisti del progetto Homo Faber Economy una dinamica più comunitaria, di rete, artigiani che hanno ambizioni diverse, dove ognuno contribuisce a una crescita di sé, ma allo stesso tempo porta alla crescita di Venezia.”
Un nuovo modello di sviluppo per Venezia
L’incontro ha messo in evidenza le collaborazioni formate tra le realtà territoriali e l’importanza di sostenere iniziative imprenditoriali incentrate su sostenibilità e tradizione.
Durante la prima fase del progetto, focus group e visite di approfondimento hanno stimolato la creazione di una rete solida e comunitaria di artigiani che operano in diversi settori, dall’upcycling al design del legno, dai gioielli in vetro di Murano ai tessuti ad alta tecnologia: dodici imprese veneziane hanno contribuito a rafforzare il tessuto imprenditoriale di Venezia.
L’importanza di diversificare le iniziative artigianali, renderle accessibili in nuove forme, potenziarle per creare nuovi modelli di consumo e sviluppare una rete che offra maggiori opportunità di crescita alle micro-imprese, affrontando sfide comuni e collaborando per il rilancio dell’artigianato veneziano, sono alcuni dei temi emersi durante la giornata.
Spunto di riflessione sull’intervento di Filippo Berto, imprenditore di Berto Salotti in Meda, sul proprio modello di innovazione che non snatura la tradizione, ma anzi la valorizza, affermando che un’azienda può mantenere un’identità artigianale forte pur integrando nuove tecnologie, necessarie per affrontare le sfide del mercato globale.
Marc Bayard, rappresentante di Mobilier National, ha toccato il tema dell’artigianato unito alla sostenibilità come aspetto sempre più apprezzato dalle giovani generazioni: “Il legame tra artigianato e sostenibilità è oggi più forte che mai. Oggi, sostenibilità significa anche durabilità dei prodotti, un aspetto molto apprezzato dalle giovani generazioni.”
La giornata si è chiusa con una visita a Homo Faber e una riflessione sui prossimi passi del progetto
Nei mesi a venire, Homo Faber Economy proseguirà con moduli formativi interattivi, che si concentreranno sullo sviluppo di competenze digitali e imprenditoriali, essenziali per sostenere la crescita delle nuove imprese e l’evoluzione dei rami d’azienda già esistenti.
Al termine dell’incontro, Stefano Micelli ha guidato i partecipanti in una visita alla mostra Homo Faber: The Journey of Life, che per un mese intero ha celebrato l’artigianato come espressione vitale di creatività e abilità.
Le opere e le installazioni esposte hanno dimostrato come la maestria artigianale rappresenti una risorsa fondamentale per costruire il futuro, grazie alla sua capacità di integrarsi con processi innovativi e tecnologici in sintonia tra tradizione e modernità, come sostiene il messaggio centrale del progetto Homo Faber Economy: l’innovazione si basa su solide radici culturali e manuali, competenze artigianali che aprono la strada verso le sfide future.
Le realtà aderenti al progetto
Sono dodici le realtà imprenditoriali veneziane che hanno aderito al progetto Homo Faber Economy: Martina Vidal Venezia, Tabinotabi, Amourrina, Marisa Convento, Antonia Sautter, Paperwool, Made with patience, Lunardelli Venezia, Andreina Brengola, Perlamadre Design, e Orsoni Venezia 1888.
I partner di rete nazionali e internazionali
Sono sette i partner di rete nazionali e internazionali che partecipano al progetto Homo Faber Economy: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano, Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana; Les Ateliers de Paris, ufficio del Design, della Moda e delle Professioni Artistiche che attua la politica della Città di Parigi a favore delle professioni creative; Cockpit Studio di Londra; Le Mobilier national di Parigi, che si occupa della gestione e conservazione del patrimonio nazionale di mobili e tessuti, e l’agenzia di comunicazione Venezia da Vivere.
Il progetto di ricerca Homo Faber Economy
Homo Faber Economy (HFE) è un progetto di ricerca promosso dall’Università Ca’ Foscari Venezia in partnership con Fondazione di Venezia e Upskill 4.0 (PR Veneto FSE+ 2021-2027 – DGR. 727/2023 VENEZIA I.C.O.N.A. – Codice 2120-0001-727-2023 – CUP H77G23000350002). Rivolto a occupati, inoccupati e disoccupati, il progetto si concentra sui fabbisogni del settore dell’alto artigianato veneziano. Attraverso iniziative di formazione e reskilling, il progetto mira da un lato a soddisfare le esigenze di innovazione e sviluppo tecnologico delle MPMI del settore; dall’altro, a potenziare le competenze manageriali dei liberi professionisti e lavoratori attraverso la metodologia di progettazione del Design Thinking. Infine, grazie alla ricerca applicata condotta da Upskill 4.0 in collaborazione con la Fondazione di Venezia e Venezia da Vivere, HFE contribuisce al rilancio delle attività artigianali nella città di Venezia e nella laguna, con l’obiettivo di favorire l’avvio di nuove imprese e lo sviluppo di rami d’azienda innovativi.
Articolo di Lucia Pecoraro con il contributo di Upskill 4.0.
Foto © Settimo Cannatella e © Marta Formentello.