
Giardini affrescati, stanze segrete, scene mitologiche, statue e decori in uno dei più bei palazzi rinascimentali di Venezia
Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa è forse il più bel palazzo rinascimentale di Venezia. Museo dal 2008 del Polo Museale Veneziano, la casa della famiglia Grimani si ispira alle antiche domus romane e al clima culturale del Rinascimento.
Giardini affrescati, stanze segrete, scene mitologiche. Ampliata e completata durante il corso del Cinquecento grazie ai più importanti artisti e architetti dell’epoca, fu la dimora di Antonio Grimani e ne ultimarono il restauro il nipote Giovanni, Patriarca di Aquileia, e suo fratello Vettore, Procuratore di San Marco.
La statuaria antica di Palazzo Grimani e la costituzione del Museo Archeologico Nazionale di Venezia
A Giovanni Grimani, uomo colto, promotore dello sviluppo culturale della città, si deve in particolare l’intervento sull’edificio e la donazione nel 1587 dell’intera statuaria antica alla Serenissima, che ha dato vita al primo nucleo del Museo Archeologico Nazionale di Venezia. Giovanni si avvalse anche dei consigli di Andrea Palladio, che aveva chiamato a Venezia per realizzare la facciata di San Francesco della Vigna
Domenico Grimani e il nipote Giovanni, facoltosi collezionisti d’arte, durante il corso dei loro viaggi in Grecia e in Asia Minore come ambasciatori del Papa raccolsero un cospicuo numero di sculture e rilievi di pregio appartenenti all’epoca greca e romana. Le donazioni costituirono un gesto di mecenatismo e lungimiranza per preservare la collezione, garantendone durata eterna.
All’interno del palazzo si possono ammirare alcuni pezzi che riproducono le statue che allestivano le logge nel cortile e i piani nobili, tra cui il calco in gesso settecentesco raffigurante il Gruppo del Laocoonte, ritrovato a Roma nel 1506 presso le Terme di Tito e oggi conservato ai Musei Vaticani, e il fotografatissimo Ratto di Ganimede nella Tribuna, replica romana di un modello tardo ellenistico.
L’opera che rappresenta il bellissimo Ganimede rapito da Zeus in forma di aquila è appesa al centro della sala, illuminata dall’alto su modello del Pantheon, che viene anche chiamata Antiquarium per la presenza, un tempo, di oltre un centinaio di statue.
Affreschi con scene mitologiche, giardini e allegorie
I Grimani riunirono artisti dell’area tosco-romana e di tradizione veneziana: Francesco Salviati e il suo allievo Giuseppe da Porta detto il Salviati, Giovanni Contarini, Camillo Mantovano, Giovanni da Udine, Giovanni Faccioli per gli affreschi delle sale, e Federico Zuccari per la decorazione della volta a botte dello Scalone Monumentale che conduce al portego del piano nobile.
Un labirinto di sale e ambienti decorati conduce gli ospiti nei Camerini di Apollo, di Callisto e di Psiche. A Francesco Salviati si deve la Disputa tra Apollo e Marsia nella volta a botte del Camerino di Apollo.
Di Giovanni da Udine sono gli stucchi, le figurette di divinità classiche, le grottesche, gli uccellini e dodici putti, simboleggianti i mesi dell’anno, accompagnati da quattro segni zodiacali riferibili alle stagioni, che raccontano la storia della Metamorfosi di Callisto.
Infine il dipinto ottagonale collocato alla parete nel Camerino di Psiche, probabile copia dell’originale realizzato da Francesco Salviati nel 1539, raffigura Psiche venerata come una dea.
A Camillo Mantovano si deve la Sala a Fogliami dal soffitto interamente ricoperto con alberi da frutto, fiori e animali. Influssi olandesi con l’opera Visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch. Le quattro tavole che la compongono, La caduta dei dannati, L’inferno, Il paradiso terrestre e L’ascesa all’Empireo, menzionate nella collezione dello zio di Giovanni, il cardinale Domenico Grimani, furono collocate a palazzo nel 2008 in occasione dell’apertura al pubblico del Museo.
Oggi Palazzo Grimani è visitabile su prenotazione e sede di eventi musicali, teatrali, performance e conferenze.
Palazzo Grimani
Ramo Grimani, Castello, 4858A
www.palazzogrimani.org
Call Center: 041 5200345
Il servizio è attivo:
da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18
sabato dalle 9 alle 14
Chiuso nelle principali festività.
Orari:
dal martedì alla domenica 10 – 19
ultimo ingresso ore 18.30
lunedì chiuso
Biglietti:
Intero: 5,00 € + 1,50 € diritto di prenotazione
Ridotto: 2,50 € + 1,50 € diritto di prenotazione
Museo:
Tel: 041 2411507
Mail: sspsae-ve.grimani@beniculturali.it
Soprintendenza:
Tel: 041 5210577
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