
Nella Venezia più nascosta il più antico atelier artigianale della città da quattro secoli si dedica alla produzione di pregiati tessuti d’arte.
La Tessitura Luigi Bevilacqua porta avanti dal 1700 una delle più antiche tradizioni di Venezia: broccati, damaschi, lampassi, rasi e velluti sono prodotti con gli antichi telai del 18° secolo, a cui si affianca una lavorazione esclusivamente manuale e artigianale della materia prima.
Apprezzati in tutto il mondo, i tessuti Bevilacqua impreziosiscono le sale della Casa Bianca a Washington, del Palazzo Reale Svedese, della Casa Rosada in Argentina, del Palazzo Reale del Kuwait e di molte nobili dimore. La storia dell’azienda, tuttora guidata dalla famiglia Bevilacqua a Santa Croce, si intreccia con quella della città.
Diretta dai fratelli Rodolfo e Alberto Bevilacqua, la fortissima eredità storica dell’azienda è merito anche di una produzione che non è mai scesa a compromessi con la qualità. Le creazioni Bevilacqua arricchiscono dimore private e palazzi pubblici e vengono utilizzati dai più famosi stilisti e case di moda internazionali.
Tra sacro e profano, Bevilacqua è anche fornitrice pontificia, in quanto i tessuti realizzati dai telai veneziani adornano a Roma le Basiliche di San Pietro in Vaticano e San Paolo fuori le Mura, la Camera Apostolica e la Pinacoteca Vaticana, mentre a Venezia colorano la Basilica di San Marco e le chiese della Madonna dell’Orto, di San Zaccaria e di Santa Maria del Giglio.
Recentamente insignita del titolo di Impresa Storica d’Italia, la Tessitura Luigi Bevilacqua nasce ufficialmente nel 1875 per mano di Luigi Bevilacqua e del suo socio Giovanni Battista Genoglio, anche se è già dal 18° secolo che il nome della famiglia di tessitori era conosciuta in tutta Venezia.
La prima storica sede dell’attività tessile è stato un edificio in Fondamenta San Lorenzo, nel popolare sestiere di Castello, ben presto abbandonato per spostarsi nei più spaziosi locali di Palazzo Labia, in Lista di Spagna.
Insieme al personale vennero trasferiti anche i telai, veri e propri capolavori della tecnica che ancora oggi vengono utilizzati per la produzione. Questi stessi congegni hanno un storia speciale che merita di essere raccontata perchè esemplificativa dello stretto rapporto tra l’impresa Bevilacqua e Venezia.
L’attività della Tessitura Luigi Bevilacqua rappresentava per Venezia una tra le più comuni e remunerative attività lavorative e imprenditoriali
Durante il rinascimento, e specificatemente nel 1500, il settore dei tessuti veneziano impiegava ben 1200 tessitori, mentre molte di più erano le persone coinvolte nella filatura, anche a domicilio.
Un mondo attivo e in fermento che collocava Venezia tra le capitali mondiali di quest’arte, almeno fino al 1800 e all’avvento di Napoleone Bonaparte: per tutelare la produzione francese, iniziò una serie di politiche protezionistiche che daneggiò gravemente, e definitivamente, la città lagunare e il suo comparto tessile.
Per molto tempo le macchine impiegate nella produzione vennero lasciate in uno stato di semi-abbandono, compresi i telai della storica Scuola della Seta, chiusa dallo stesso Napoleone. Luigi Bevilacqua (e Genoglio) pensarono bene di recuperarli e dar loro nuova vita, impegandoli per la loro nascente manifattura tessile insieme alle macchine Jacquard, strumento introdotto da poco e tecnologicamente avanzato.
Con i nuovi telai la produzione delle Tessitura Bevilacqua potè ben presto svilupparsi e farsi apprezzare anche internazionalmente, grazie soprattutto a un figlio di Luigi, Cesare, che sposandosi con la Contessa di Svezia Glenny Charlotte Von Redlick introdusse l’arte tessitoria veneziana nel Paese scandinavo: nacquero non solo una serie di collaborazioni importanti ma anche nuove idee per i tessuti d’arredamento, come ad esempio il velluto soprarizzo Decò disegnato dall’architetto svedese Carl G. Bergsten tra il 1932 e il 1934.
Tornando ai giorni nostri, le quattro generazioni che si sono susseguite a capo delle Tessiture Bevilacqua non hanno perso di vista la specificità della produzione veneziana.
I velluti (a mano, animale e multicolore), broccatelli, damaschi, lampassi, rasi e accessori come cuscini e centrotavola possiedono la stessa qualità di sempre, perchè realizzati con le stesse tecniche, sugli stessi telai e con motivi provenienti da secoli e angoli del mondo diversi.
L’archivio storico conta più di 3500 disegni su cartoni perforati, tutti originali e appartenenti alla Tessitura Luigi Bevilacqua, mentre nel bookshop e nel negozio, entrambi ospitati nella moderna sede di Santa Croce, sono in vendita esclusivi creazioni contemporanee. Tessitura Luigi Bevilacqua
Le foto sono di Riccardo Rizzetto, @riccardorizz, per Venezia da Vivere.
Tessitura Luigi Bevilacqua
Santa Croce 1320
Tel. 041 721566
bevilacqua@luigi-bevilacqua.com
www.luigi-bevilacqua.com
Orari d’apertura
Da lunedì a venerdì: dalle 09.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00.
sabato su prenotazione – domenica chiuso
Come raggiungerci
La Tessitura Luigi Bevilacqua è nel sestiere di Santa Croce, al civico 1320. L’atelier è distante circa dieci minuti a piedi dalla Stazione ferroviaria e dal capolinea degli autobus di Piazzale Roma. Chi desidera utilizzare i servizi pubblici di navigazione può utilizzare la linea 1 e 2 e scendere alla fermata “Riva de Biasio”.