Pensando agli altri, aiuteremo noi stessi: la Compassione è il motore per qualsiasi nuova visione della vita comunitaria e sociale: per l’ambiente, i turisti, i mestieri antichi, il tessuto urbano da ripopolare di giovani. Carla Plessi Ventura, designer, per #RiscrivereilFuturo di Venezia.
“Scrivevo queste parole il 25 aprile, festa di San Marco, festa della Liberazione. Mai come quest’anno abbiamo capito il valore della libertà e di come sia così fragile, di come sia semplice perderla e di come poco l’abbiamo curata, fatta crescere.
Scrivo queste poche righe esprimendo il mio pensiero sul futuro prossimo di Venezia, perché, guardando gli occhi di mia figlia, mi sento in dovere di farlo, cercando un futuro migliore per lei e per tutti i giovani come lei.
La bellezza immobile della città, congelata nel vuoto di questo momento terribile, non ha quasi significato. La città è bella quando vibra nel suo rapporto con l’uomo che l’ha generata, nell’eccitazione del fare, nel movimento delle genti che produce energia.
In questo tempo di difficoltà, intuisco che la COMPASSIONE debba diventare il motore per animare qualsiasi nuova visione della vita comunitaria, sociale.
Nelle iniziative di tutti, dai cittadini ai lavoratori, agli investitori ai turisti la compassione dovrà essere quell’elemento di novità senza il quale non sarà possibile ricostruire un tessuto urbano così depauperato.
È un sentimento comune, che ha animato le azioni di molti nelle ultime settimane e che emerge così preponderante. Pensando agli altri, aiuteremo noi stessi.
Pensando all’ambiente, facendo divenire Venezia il polo principale della ricerca scientifica e culturale con l’aiuto di realtà già presenti in città.
Istruendo i turisti, avvicinandoli alle bellezze della città consci della fragilità e della necessità del rispetto.
Riscoprendo mestieri antichi, ma soprattutto ripopolando il tessuto urbano di giovani, con le loro chiome brune, bionde, piene di vita. Loro con i loro bambini, ripopoleranno questa città meravigliosa che attende scuole, asili, luoghi di ritrovo, poli sportivi, ma soprattutto lavoro.
Ripensiamo alla politica degli affitti turistici verso una gestione delle residenzialità proficua. E poi defiscalizziamo: tutti noi che abbiamo scelto di vivere qui sentiamo il peso di costi a volte insostenibili. Guardiamo in faccia il popolo veneziano e domandiamoci di che cosa ha bisogno. Poi sarà tutto molto più facile.”
Carla Plessi Ventura, designer.
#RiscrivereilFuturo di Venezia è un dibattito aperto con la cittadinanza organizzato da Venezia da Vivere e Associazione Piazza San Marco: abbiamo chiesto a imprenditori, curatori d’arte, direttori di musei, docenti universitari, albergatori, organizzatori di eventi e veneziani di immaginare il futuro di Venezia.
Carla Plessi Ventura è anche moglie e musa dell’artista veneziano Fabrizio Plessi, che durante il lockdown ha creato il progetto social Plessi. Progetti del mondo, un viaggio ideale per evadere dalle mura di casa, un viaggio in 44 città del mondo attraverso Instagram.
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La foto in alto è di Settimo Cannatella, @seventhsoul, quella in basso è di Roberto Rosa, @r2photo, per Venezia da Vivere.
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