Un itinerario per scoprire Venezia attraverso la Venice Cocktail Week, dal 13 al 19 dicembre 2021 a Venezia
Un’esperienza nell’arte della Mixology nei locali più belli di Venezia: la Venice Cocktail Week sbarca in laguna. Paola Mencarelli, fondatrice di Florence Cocktail Week, format di successo nato da un’ispirazione londinese, porta a Venezia dal 13 al 19 dicembre 2021 una settimana di incontri e condivisioni sul mondo del cocktail, con il supporto di Aman Venice.
Masterclass, serate a tema con invitati internazionali e iniziative culturali per assaggiare nuovi drink creati per l’evento, scoprire i cocktail bar di Venezia, i locali storici e i nuovi locali di design, conoscere i bartender e la loro passione, e avvicinare il grande pubblico all’arte della preparazione dei cocktail.
Quattro #VCW21 Signature Cocktail
Sono quattro le tipologie scelte per la preparazione della Cocktail List veneziana: il Signature Cocktail, un drink di libera creazione e rappresentativo per l’evento; il Winter Cocktail per scaldarsi dalle temperature fredde; il Twist on Spritz, una rivisitazione del tradizionale Spritz veneziano; il Cocktail RiEsco a Bere Italiano, dedicato al Made in Italy realizzato con prodotti italiani delle aziende partecipanti a RiEsco a Bere Italiano.
26 sono i Cocktail Bar e i Caffè storici selezionati per l’evento. Scopriamoli in un viaggio attraverso i sestieri di Venezia.
Castello
Nel sestiere di Castello partecipa una new entry nello scenario dell’aperitivo veneziano, l’Alchemia Bar, nell’hotel 5 stelle Ca’ di Dio progettato da Patricia Urquiola. Il bartender Diego Filipponi, che si è formato e fatto conoscere dai veneziani al Caffè Lavena di Piazza San Marco, presenta il suo signature cocktail dal nome SA’LEGRONI assieme a Marco Vecchiato.
Sulla riva degli Schiavoni il Londrabar dell’Hotel Londra Palace ha come bartender Marino Lucchetti e Ivan Murtas che propongono LBW: un drink composto da Rabitt Bitter, liquore nato dalla pianta del radicchio e dagli aromi e sapori estremamente amari e da Gin dei Sospiri, il primo Gin di Venezia con le piante di Sant’Erasmo e della laguna, come la salicornia.
Nelle adiacenze c’è Terrazza Danieli – Bar Dandolo dell’Hotel Danieli caratterizzato da colonne in marmo, decorazioni floreali d’oro e tappeti antichi. Per Venice Cocktail Week Roberto Naccari propone LEON DANDOLO. Poi, se vi piacerà approfondire l’esperienza Danieli,Gambero Rosso suggerisce di assaggiare l’Espresso Danieli con Tequila al caffè, espresso e panna liquida o il Gondola, un drink con vodka, pompelmo, Aperol e prosecco.
Piazza San Marco
Piazza San Marco ospita tre dei più importanti e storici locali di Venezia. Il Caffé Florian l’anno scorso ha compiuto 300 anni di attività. Il bartender Mauro Varagnolo per Venice Cocktail Week presenta il BACIO VENEZIANO.
Al Caffè Lavena il cocktail L’OMBRA DEL DOGE è realizzato con tre ingredienti principali: Select, Cynar e Intrigo Vermouth, come tre sono i suoi bartender e ideatori: Massimo Milanese, Michael Costantini e Ivan Favaretto.
Il Grancaffé Quadri è anche l’unico ristorante della Piazza, il Quadri, tre stelle Michelin dei fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo restaurato e ricreato dal designer francese Philippe Starck .
Il suo “A PAT ON THE BACK” MARTINI è a firma di Lorenzo Rossetti.
Area Marciana
Nelle vicinanze di Piazza San Marco e con affaccio sul Canal Grande fa parte dell’evento il Caffè Baglioni delBaglioni Hotel Luna, un hotel 5 stelle lusso restaurato dallo studio Spagnulo & Partners che ha ridisegnato gli spazi comuni in chiave contemporanea. I bardender Lello Tedesco e Thomas Sarmede propongono LEALI 2018, un drink con il veneziano ingrediente chiave, il Select.
L’Arts Bar dell’hotel The St.Regis Venice propone il propone SANTA MARIA BLOODY MARY. Già dal nome possiamo comprendere l’ispirazione per questo cocktail realizzato da Facundo Gallegos e Ludwig Negri.
Un altro splendido palazzo sul Canal Grande di fronte alla Collezione Peggy Guggenheim è l’Hotel The Gritti Palace che con il suo Bar Longhi capitanato da Cristiano Luciani presenta BASIL-ICA, un omaggio all’edificio-simbolo e distintivo della Serenissima, la basilica di San Marco.
In Campo Santa Maria del Giglio troviamo il Tarnowska’s American Bar: un albergo e cocktail bar dall’affascinante ed intrigante storia. La cronaca del 1907 testimonia che all’interno di Palazzo Maurogonato, oggi Hotel Ala, ebbe luogo un delitto passionale: il conte Kamarovsky viene ucciso da un colpo di pistola da parte di Naumov, ingaggiato dalla contessa russa Maria Tarnowska – che ci fa un po’ ricordare il film House of Gucci di Ridley Scott con Lady Gaga e Adam Driver, nelle sale italiane il 16 dicembre. Le storie di sadismo sessuale e droga intorno alla vicenda diedero all’accaduto una forte risonanza in tutta Europa.
Particolare architettonico è la facciata esterna in legno, scenografia del Teatro La Fenice dei primi del ‘900. Nel bar, fateci caso quando andrete al bancone per assaggiare IL NEGRONI DI MARIA creato dal bartender Rey Soriano, il ritratto della contessa è un ricordo stilistico della Giuditta di Klimt.
Molto caro ai veneziani e tra i più apprezzati cocktail bar è il ChicBar della Taverna La Fenice che vanta il barman più conosciuto della città: Gennaro Florio. Con Giordano di Prata, Brando Rosada e Ricardo Matos Dos Santos omaggiano la riapertura (in presenza) della stagione del Teatro La Fenice con un drink dal nome FIDELIO come l’opera di Ludwig van Beethoven, diretta da Myung-Whun Chung, che ha aperto la stagione lirica.
Isola di San Giorgio
Separata dall’isola della Giudecca e dal piccolo canale della Grazia, bagnata dal Bacino San Marco, l’isola di San Giorgio è di fronte a Piazza San Marco. Qui hanno sede la Compagnia della Vela, Le Stanze del Vetro e la Fondazione Giorgio Cini. La fondamenta della darsena per le barche a vela ospita il San Giorgio Cafè: piccolo ed elegante locale, anche ristorante, dove Alessandro Cara e Luca Stocchi presentano SWEET DREAMS per Venice Cocktail Week.
Santo Stefano
In Campo Santo Stefano, con tanti tavolini all’aperto, il Terrazza Aperol è il nuovo punto di riferimento per l’aperitivo veneziano per eccellenza, lo Spritz. Per Venice Cocktail Week il drink arancione si trasforma in SANT’ERASMO il signature cocktail di Tea Alberizzi, Samuela Gastaldi e Vittorio La Mantia.
Nelle adiacenze di Palazzo Grassi, con affaccio sul Canal Grande di fronte a Ca’ Rezzonico il Museo del Settecento veneziano, c’è Palazzina Grassi, il luxury boutique hotel a 5 stelle con gli interni totalmente progettati da Philippe Starck. Per l’evento al Palazzina The Bar presenta ART OF SHARING di Marco Cattapan.
Sul Canal Grande vicino al Ponte di Rialto, Amo è il regno di Lucas Kelm, bar manager del Gruppo Alajmo per T Fondaco dei Tedeschi che presenta MEDITERRANEAN SOUL.
Cannaregio
Nel sestiere di Cannaregio, vicino al Cinema Italia e al ghetto ebraico c’è il delizioso Time Social Bar: un piccolo e confortevole locale dallo stile caldo e deciso. I materiali di arredo predominanti sono il legno e l’ottone, e richiamano l’atmosfera di una vecchia bottega, dove dietro al banco lavorava un artigiano. Oggi ci sono Alessandro Beggio e Salvatore Valerioti che hanno creato lo SMOKY BOULEVARDIER.
San Polo
Magnifico resort a 7 stelle l’Aman Venice è una delle location più significative dell’hôtellerie di Venezia, scelta da divi e importanti personaggi, perfetta per festeggiamenti regali come quello recente per il matrimonio della figlia della principessa Bianca di Savoia Aosta e del conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga con lo storico fidanzato Briano Martinoni Caleppio, il 29enne figlio di Bernard, proprietario del gruppo LVMH, e Géraldine Guyot.
The Bar di Aman dedica il suo signature cocktail ai 1600 anni di Venezia con un drink nominato 1600 di Antonio Ferrara e Amila Kulasekera, che gioca, oltre ad una presentazione estetica molto di design, una fusione internazionale tra Select, il whisky Talisker Storm e il bourbon Michter’s.
Il Mercante in Campo dei Frari è tra i bar a Venezia più frequentati da veneziani, artisti e universitari di tutto il mondo. Un locale nato nel 1870 come luogo d’incontro dei carbonari: ne testimonia l’occhio, il solaio sfondato che permetteva un maggior controllo ambo i piani da parte degli austriaci in caso di cospirazioni pericolose, dettaglio architettonico che ritroviamo al Caffè Lavena in Piazza San Marco.
Per Venice Cocktail Week i bartender Alessandro Zampieri, Anna Garuti, Dario Massagnani e Marco Favaretto hanno creato L’ORTO DI VENEZIA dai profumi e sapori dei frutti e piante lagunari.
Vicino a Campo San Polo c’è anche Lunardelli Venezia dove si svolgerà un evento speciale con la creazione di un cocktail di design (vedi sotto).

Dorsoduro
Nel centro della movida cittadina il Chet Bar in Campo Santa Margherita è un locale dallo stile scanzonato dove chiacchierare gustando drink ben fatti e serviti in tempi da record. Il suo signature cocktail si chiama UN APE IN CHIANTI ad opera di Mattia Beninati e Riccardo Miotto.
Excess Venice è un boutique hotel con giardino e spa privata, che per l’esperienza Venice Cocktail Week presenta RED CARPET NEGRONI e il suo creatore Amadu Bah, bartender proveniente dal Mandarin Bar del Mandarin Oriental di Milano e dal Nonsolococktails – società e scuola di consulenza e formazione nel settore beverage – di Mattia Pastori.
L’Experimental Cocktail Club dell’hotel Il Palazzo Experimental è un incontro tra gotico veneziano del ‘400 e design postmoderno, gusti complessi e linee pulite secondo il tocco giovane e accurato della designer francese Dorothée Meilichzon, vincitrice come designer dell’anno al Maison & Objet (2015): un MELTING POT – nome scelto per il signature cocktail – by Lorenzo Di Cola e Guillaume Pinaut.
Giudecca
Sul Canale della Giudecca accanto all’antica fabbrica Fortuny s’impone il grande complesso dell’Hotel Hilton Molino Stucky Venice. Al suo ultimo piano c’è lo Skyline Rooftop Bar da dove si gode di una vista pazzesca sulla città. Per Venice Cocktail Week sarà piacevolmente accompagnata da VENATO, il signature cocktail di Gabriele Cusimano e Sebastiano Scarpa.
Altro meraviglioso gioiello dell’hospitality a Venezia sull’isola della Giudecca è il Cipriani, A Belmond Hotel. Hotel cult amato dai divi con panoramica su Bacino San Marco, giardino, piscina e molo privato, il suo Bar Gabbiano, dove si serve ancora il Bellini seguendo la ricetta originale e dove è di casa il bar manager Walter Bolzonella, che presenta il signature cocktail TOCCO VENEZIANO.
Lido di Venezia
Prendiamo il vaporetto e facciamo una passeggiata sul mare, al Lido di Venezia. Splendida d’estate, la spiaggia veneziana è insolita e romantica come è il mare d’inverno.
Due le location scelte da Venice Cocktail Week. La prima sul gran viale che va dall’imbarcadero di Santa Maria Elisabetta alle spiagge: il Blue Drop Venice, un design bar che con Oleg Dobereanschi e Jonathan Bortoletti presenta ABOUT SUN (SET).
Ai primi di settembre il lungomare del Lido diventa glam: giornalisti, star hollywoodiane e il jet set del cinema si trasferisce qui per partecipare alla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, uno dei più importanti Festival del Cinema al mondo. È all’Hotel Excelsior Venice Lido Resort dove tutto questo ha avuto inizio e non poteva mancare nella Mixology Experience veneziana.
Il Blue Bar è la perla dell’Hotel Excelsior con bar manager Lino Marchese. I suoi “twist on classic” sono sperimentazioni alchemiche dei più famosi drink internazionali, e come lui stesso dice: “Il cocktail è l’arte degli incontri e delle ispirazioni”. Per Venice Cocktail Week Lino sceglie di coinvolgere tutti i sensi con il suo EXCELSIOR RUBY.
Progetti VCW21
Shoshin Art Club
Valentino Longo – head Bartender del Four Seasons at The Surf Club (Florida) – ha dato la possibilità ai Bartender under 25 di Venice Cocktail Week di accedere gratuitamente alla sua piattaforma Shoshin Art Club, un hub virtuale dove trovare informazioni, insegnamenti dei nomi più importanti del mondo della mixology internazionale, classi multimediali e novità.
Ad aggiudicarsi l’accesso alla piattaforma sarà Jonathan Bartoletti del Blue Drop.
Creative Thinking con Ilaria Legato
A febbraio 2022 la brand e food designer Ilaria Legato – autrice insieme a Nicoletta Polliotto del libro “Creative Restaurant Branding” edito da Hoepli – proporrà ai locali di Venice Cocktail Week un workshop di creative thinking (pensiero creativo) per trovare l’identità straordinaria del proprio cocktail o locale.
Logo
Il logo di Venice Cocktail Week è a firma di Piero Lissoni di Lissoni&Partners con Marino Lucchetti, Bar Manager dell’Hotel Londra Palace.
E per finire un evento speciale: Cocktail, Design e Artigianato
Martedì 14 dicembre alle 18 un evento organizzato da Veneziadavivere unisce la mixology al design e all’alto artigianato, negli spazi di Lunardelli Venezia, luogo creativo che racconta i 1600 anni di Venezia tra artigianato, design e vetro.
Lunardelli e Veneziadavivere hanno chiesto a Lino Marchese, bar manager del Blue Bar dell’Hotel Excelsior, di creare un cocktail dedicato a Io e Te, set di bicchieri della vetreria Nason Moretti contenuti in un piccolo vassoio di legno che ricorda gli imbarcaderi veneziani, disegbati da Marco Zito per Lunardelli in omaggio ai paesaggi della Laguna di Venezia.
La creazione di Lino, fatta con Campari e i veneziani Select e Gin dei Sospiri, è un cocktail e un modo per parlare, anche attraverso la mixology, di Venezia, della vita in laguna, della tradizione dell’artigianato e dell’innovazione del design.
L’evento è privato e sarà possibile seguirlo in diretta sull’account Instagram di Veneziadavivere.
Venezia, dal 13 al 19 dicembre 2021
Leggi l’e-Book del calendario degli eventi in PDF.
L’articolo è di Lucia Pecoraro e la foto di Lino Marchese è di Marta Formentello per Venezia da Vivere.
Tutte le foto sono di Michele Tamasco, Martino Dini e Andrea Di Lorenzo per Venice Cocktail Week.